mercoledì 15 agosto 2012

40° Giro delle Malghe del Montasio

Mi ricordo che qualche anno fa, durante un'escursione, siamo incappati per caso in una gara che si svolgeva sui piani del Montasio ed ho pensato: "Questi son fuori di testa, tanta fatica, tanta fretta e non ti godi nemmeno il panorama!". Oggi abbiamo puntato la sveglia all'alba per essere prima delle 8 al fresco del piazzale della vecchia funivia di Sella Nevea, con un pettorale sulla maglia.

Non è una gara competitiva e nemmeno una corsa molto frequentata visto che saremo un centinaio alla partenza, ma è giunta alla 40ma edizione mantenendo un'aria quasi familiare, dove molti di quelli che corrono si danno del tu con quelli che organizzano.
Un po' più tardi del previsto, ma si parte, e si nota subito chi ha il passo da strada, sull'asfalto che conduce all'imbocco con il sentiero 625 son quelli che corrono leggeri e svelti, fino a che ... fino che non si scontrano con la dura realtà della salita, chi ne ha se ne va, gli altri arrancano, sbuffano e vengono inesorabilmente superati.

Per fortuna oggi sto bene ed anche se non ho un gran allenamento alle spalle, in salita riesco a tenere un buon passo senza schiattare nemmeno sull'ultima rampa che porta alla malga Cregnedul, primo punto di ristoro. Il fatto di conoscere il percorso mi aiuta molto a dosare le forze e nel saliscendi fino a casera Larice cerco di non strafare perchè so che poi manca ancora la salita al rifugio Brazzà.

Tutti gli escursionisti che incrociamo ci incitano ed io li saluto come sempre faccio durante i miei giri con gli scarponi ai piedi, nemmeno si aspettano che un folle che corre per i monti gli dica "Buondì!" e questo aumenta il loro entusiasmo.
Ci incitano pure le marmotte, i loro fischi sembrano l'hop hop delle gare di sci, ma forse stanno cominciando le allucinazioni.
La salita al Brazzà è dura: il fiato è corto e le gambe diventano pesanti. Ma poi ecco che spunta un lembo di bandiera da sopra una roccia, ancora qualche metro e sono arrivato, mi fermo un po' al ristoro per bere e sono pronto per la discesa.

E' divertente scendere tra i prati fino al parcheggio dei piani, poi però inizia l'asfalto che sembra non finire mai. Per giunta c'è una bella fila d'auto in caccia di parcheggio, in pratica con due belle inspirate di pm10 vanifico tutto il beneficio della corsa. Verso la fine della discesa si taglia un breve tratto di asfalto prendendo a sinistra una stradina che si ricongiunge con il percorso dell'andata. Ormai mancano poche centinaia di metri e con un po' di incitamento del pubblico arrivo al traguardo, nemmeno troppo stravolto per i miei standard.

12 km e 548 metri di dislivello in 1:17:09, questo dice il mio orologio, dice anche che ci sono più di 1000 calorie da reintegrare, ma non serve l'ultimo ritrovato della tecnologia per capirlo, basta ascoltare la panza.

4 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

500 mt equivalgono a 1/2 litro di birra e 1/2 polletto a Resiutta, non so quante calorie sono ma di solito va bene:D

frivoloamilano ha detto...

...l'orologio dice che corrispondono a 1000 calorie che equivalgono a due jota e due palacinke sul Golak, ma siamo sul Montasio per questo penso che se si sono fermati a Resiutta almeno il polletto intero se lo sono pappato ;)

anonymous ha detto...

Massimo writes:Ciao quello che si sta bevendo una birra nella foto al brazzà sono io, sei un grande hai fatto un bel dettagliato racconto di questa bellissima competizione per me era la prima volta con un tempo di 1.35,30 Massimo Padova

lor74cas ha detto...

@Luca e frivoloamilano ho compensato con due piatti di pasta dell'organizzazione e un gelato.@Massimo grazie, ho alle spalle una bravissima fotoreporter nonché correttrice di bozze :)