Rifugio 5 Torri -> Rifugio Città di Fiume

Anche se al risveglio il meteo non è poi così male, le previsioni per oggi non sono buone, per questo motivo abbiamo deciso che quella di oggi sarà una tappa corta, di trasferimento.

Dopo colazione riprendiamo il cammino imboccando il sentiero 437 per il ponte di Rucurto, sarebbe una tranquilla passeggiata nel bosco se la pioggia della notte non l'avesse trasformato in uno scivoloso toboga di fango, per un attimo ci fa venire in mente una scena del film "All'inseguimento della pietra verde".

Mentre le nuvole coprono sempre più il cielo lasciandoci poche occasioni per gustare il panorama, iniziamo a salire lungo il sentiero 434 che ci conduce al lago Federa dove sorge il rifugio Palmieri.


Si sta alzando un'aria che non promette nulla di buono e la nostra sosta è molto breve. Riprendiamo il cammino che ci riporta a forcella Ambrizzola, il panorama ieri era tutta un'altra cosa, ma siamo contenti di non aver preso ancora la pioggia.

Manco a chiamarla, scendendo verso la forcella di Roan, dobbiamo infilarci le mantelline per impersonare i bat-escursionisti. Un quarto d'ora di pioggia nemmeno troppo intensa e rispunta qualche raggio di sole, a prendere solo questa oggi è da metter firma.
Ed in effetti siamo fortunati, arriviamo al rifugio Città di Fiume che sono appena le 2 del pomeriggio, la cosa più impegnativa per oggi sarà far passare il tempo. Il rifugio è al completo, ma sono ben organizzati e gli ospiti sono educati, possiamo fare conoscenza con altri escursionisti durante la cena.

Quando la sera andiamo a dormire, nella stanzina da sei al completo occupo il posto in basso del letto a castello, nel letto di sopra si stende un ragazzo di 2 metri ed abbondantemente oltre i 100 kg, fisso le doghe che emettono sinistri lamenti, questi sono i pericoli della montagna. Buonanotte, terrò un occhio aperto.