E' un bel posto anche quando ci si va per ripiego come oggi, il rischio valanghe è 3 però ho comunque ancora voglia di andare sulla neve.

La strada forestale che porta ai piani ha un bello strato di neve fresca, le ciaspe le mettiamo subito, non si sprofonda molto, ma si fa comunque un po' di fatica. Quando mancano una decina di minuti al parcheggio sommitale, ci supera una motoslitta che lascia un bel solco, ma a questo punto poteva lasciarci la soddisfazione di battere la traccia fino alla fine.
Oggi è dura, siamo fuori allenamento a causa delle magagne invernali che ci hanno tenuto fermi per un po' troppo tempo. Con molta fatica, ma rinfrancati continuamente dal panorama, raggiungiamo il rifugio Brazzà; c'è un bel sole che ci riscalda e ci abbronza (generalmente il giorno dopo sembro un orsetto lavatore a causa degli occhiali).

Decidiamo di scendere puntando direttamente alle malghe verso sud, è una splendida discesa in neve fresca che ci invoglia a proseguire tagliando giù dritti lungo i prati sottostanti la malga verso gli alberi oltre i quali sappiamo che corre la strada. Nel bosco però la neve fresca è davvero molta, forse portata dal vento e trattenuta dagli alberi, in alcuni punti nonostante le ciaspe si sprofonda fino al ginocchio. Dopo un po' di ravanamento raggiungiamo la strada dell'andata, dove l'unica preoccupazione sono gli scialpinisti che silenziosamente arrivano veloci alle spalle.
4 commenti:
giovanni writes:beh, complimenti per l'idea della prima foto!!!
Montasio a 360° ! Concordo con Giovanni, ottima idea. Un' escursione per rimettersi in allenamento oltre alla soddisfazione che il Montasio sà sempre dare.ciao
Il Montasio è sempre il Montasio e bella l'idea della foto. Il giro delle malghe poi è un classico non un ripiego. :up:
L'idea della foto mi è venuta vedendo un tutorial in rete, bisogna anche avere la foto giusta.@Luca diventa un ripiego quando hai un'altra idea per la testa, altrimenti è sempre bello.
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