domenica 23 gennaio 2011

Monte Losco

Casera Razzo per noi vuol dire fare un bel po' di strada, ma guido volentieri, anche se con la nostra anziana e fedele automobilina raggiungere il valico di Cima Ciampigotto, dove poco dopo parcheggiamo, è già di per sè un'escursione impegnativa.
Seguiamo la strada forestale che inizia nei pressi di un'ancona poco prima di un tornante. Con un po' di saliscendi arriviamo a forcella Losco dove si trovano dei ruderi, sotto di noi scorgiamo la casera Losco. Da qui lungo il sentiero 332, con un lungo e scomodo traverso, a mio giudizio da fare solo con condizioni di neve assestata, attraversiamo il versante sud del Monte Losco. Nel punto in cui il sentiero svolta a nord-est si apre uno splendido panorama sui monti Brentoni, ci dimentichiamo del brutto traverso, dei tratti ghiacciati e sorridiamo felici perchè il posto è veramente meraviglioso.

Raggiunta forcella Caporosso la nostra guida dice "seguendo liberamente il crinale" di puntare alla vetta, sarà anche scritto così, ma il tratto in questione è bello ripido, la neve da questo lato è molto farinosa e verso la cima c'è pure un gruppo di rocce che affiora da qualche metro dalla neve. Puntiamo allora verso il Col Sarende dove parte il senterio 328. Ma dopo un po' si restringe con qualche passaggio obbligato su dei poco rassicuranti cornicioni di neve. Torniamo indietro e tentiamo la salita al Losco come descritto nella guida. I primi metri sono facili, ma salendo si sprofonda sempre più nella neve, arrivo fin sotto alle rocce, ma da qui è dura andare oltre, torniamo giù. Mi concedo così una bella discesa in neve fresca che mi consola della cima mancata. Riprendiamo il sentiero 332 per un mesto rientro però ho ancora una speranza, provare a salire da un po' più avanti dove il pendio è più dolce.

Con poca convinzione saliamo i primi metri, ma più saliamo e più ci rendiamo conto che forse abbiamo fatto la scelta giusta. Dopo una breve sosta per riprendere le forze affrontiamo l'ultimo tratto cercando la strada migliore tra gli avvallamenti e i dossi che caratterizzano questa cima. Saliamo una montagnola pensando sia la cima e ne troviamo un'altra un po' più alta, scendiamo saliamo su quella e ... c'è un'altra più alta. Ad un certo punto battezziamo quella che ci sembra la cima più alta come vetta del monte Losco.

Rientriamo facendo ben attenzione a dove mettiamo le ciaspe, molti di quei bianchi dossi sono cespuglioni di mughi coperti da uno strato di neve che un paio di volte sfondo restando incastrato tra i rami. Ora non ci resta che rientrare per la stessa strada dell'andata fino all'auto.
Facciamo una sosta al rifugio Tenente Fabbro, affollato di sciatori che approfittano dei piccoli impianti antistanti. Non saranno certo paragonabili ai 100 e passa km di piste delle più rinomate stazioni sciistiche, ma sono a misura di montagna. Accanto al rifugio è stata preparata una pista battuta dove, gratuitamente, anzi con offerta libera, i bimbi possono usufruire delle slitte, padelle e bob messi a loro disposizione.
Ora possiamo ritornare a casa, tanto prima o poi torniamo di sicuro.

6 commenti:

anonymous ha detto...

giovanni writes:onore alle vecchie automobiline. la mia fedele compagna di viaggi purtroppo mi ha lasciato dopo solo 450148 km. per il resto bello!

lor74cas ha detto...

@giovannima allora la mia al confronto è nel mezzo del cammin della sua vita

frivoloamilano ha detto...

Certo che con questo nome...bisogna fare attenzione :lol: Una bella giornata, un'ultima ciaspolata, Primavera è qui....e "seguire liberamente il crinale" sarà meno problematico ;)

montagnesottosopra ha detto...

Io ci ho provato l'anno scorso a gennaio, dopo una nevicata. Era dato come facile , ma santa peppina ho già avuto problemi sulla strada forestale , poi sul traverso siamo tornati decisamente indietro ripiegando sul Col Rementera , comunque carino e con un panorama simile . Certo che il monte ha del Losco ....... :D

lor74cas ha detto...

@frivoloamilanoinfatti avrei dovuto aspettarmi le rogne@Lucasolo per il fatto che c'è un bel traverso non lo considererei facile. Poi la salita alla cima proposta dalla guida era impraticabile con le ciaspe. Magari quando hanno fatto la recensione c'erano le primule.

dexter1986 ha detto...

che posto!!!!!