sabato 10 luglio 2010

Slemenova spica - Sorgenti dell'Isonzo

Oggi dobbiamo testare uno spinterogeno appena sostituito ed un ginocchio ballerino. La prima parte del test l'affrontiamo sui tornanti del Vrsic che con i suoi 1611 metri ci porta direttamente sulle alte cime della Slovenia. La nostra vecchia polo si comporta bene, ma trovare parcheggio è un'impresa, non siamo i soli ad aver scelto questa meta. Trovato un posticino che poi si rivelerà ottimo in quanto al di fuori del feudo del parcheggiatore, lasciamo l'auto e partiamo dal punto più alto del passo alla volta della sella Vratica. Sotto il sole cocente ed in mezzo ai mughi (dove prosperano c'è sempre una specie di effetto forno), arriviamo alla sella dove il sentiero si biforca, a sinistra prosegue sotto la bastionata rocciosa della Mala Mostroika, a destra (quello che seguiamo noi) scende in una conca tappezzata di fiori. Finalmente respiriamo un po' di aria fresca!

Con tutta calma in poco più di mezz'oretta su un facile sentiero raggiungiamo il pianoro prativo al di sotto della Slemenova spica. E' un vero paradiso, l'erba verdissima sembra tagliata di fresco, qualche larice offre la sua ombra agli escursionisti e alcune pozze d'acqua sembrano messe lì appositamente per qualche paziente fotografo in attesa della luce giusta. A dominare il panorama è lo Jalovec, da qui forse offre il suo profilo migliore.

Dopo la consueta merenda riprendiamo il cammino per raggiungere in pochi minuti la cima 1911 msl.
Per lo stesso percorso dell'andata ritorniamo al passo, ci ristoriamo presso un rifugio con vista sui famigerati mughi della Mala Mostroika e acquistiamo un adesivo per l'auto come premio per averci condotto fin qui. Anche il ginocchio si è comportato bene, ma non avevano adesivi per quello :-)
Lungo la strada del ritorno ci fermiamo a far visita al monumento dedicato a Julius Kugy. Una statua in bronzo lo riproduce intento a scrutare le cime.

Decidiamo di fare una sosta anche alle sorgenti dell'Isonzo, un sentiero in 15 minuti porta alla vasca da dove si vedono le prime acqua del fiume. L'ultimo tratto del percorso è attrezzato con cavo ed è molto frequentato e molto sottovalutato da genitori che incitano bimbi piangenti dalla paura a proseguire, adulti in ciabatte e signore ben poco atletiche che cercano di avanzare.

Dopo una sosta refrigerante tra le cascatelle dell'Isonzo decidiamo che è ora di rientrare, per oggi queste piccole gite ci hanno regalato molta soddisfazione.

4 commenti:

frivoloamilano ha detto...

uelà Lorenzo, ben rivisto! Questo posto è proprio bello e visto che non sono mai stato neanche al Vrsic, quando sarà, mi regalerò anche la cima. La prima foto mi piace molto. Bene per il ginocchio :up: ciao

montagnesottosopra ha detto...

E' proprio un bel posto ;) !!!Ma Kugy non aveva caldo con quel mantello?:D

lor74cas ha detto...

Originally posted by frivoloamilano:La prima foto mi piace molto.Da l'idea di un posto al fresco secondo me.Originally posted by luca_63:Ma Kugy non aveva caldo con quel mantello?No era tutto in goretex supertraspirante, in quel materiale ipertecnico che non sudi. :D

anonymous ha detto...

Nadia writes:Toccherà che ci vada anche io!!! A quanto pare è molto frequentato dagli amici del web...e se ci vanno loro il posto è affidabile!! ciaoo