
Il fatto di non trovare un monte non mi va proprio giù, e così rieccoci a Lokve a parcheggiare su un piazzale che sembra un pista di pattinaggio. Qualche giorno fa ha piovuto e poi si sono abbassate le temperature, proviamo il primo tratto di forestale, il fondo è duro, lasciamo le ciaspe in auto.
Già lungo il primo tratto di percorso ci accorgiamo che la neve non è così ghiacciata come alla partenza, e più andiamo avanti, più si sprofonda. Arrivati al fatidico trivio della
puntata precedente, questa volta prendiamo la strada con la sbarra verde, la prima a destra.

Proseguire diventa sempre più faticoso, in diversi punti finisco nella neve fino al ginocchio, ma questo è nulla, ad un tratto le mie gambe scompaiono, sembro uno gnomo del bosco. Arrivati allo stesso bivio dove avevamo sostato la volta precedente, decidiamo di rientrare, senza ciaspe oggi non si fa molta strada.
Al rientro preferiamo passare per la strada innevata, ma bella solida, piuttosto che sfacchinare nuovamente per la forestale.
Si conclude così la seconda puntata del Mrzovec, il monte che ci ha detto no due volte, speriamo di non iniziare una telenovela senza fine.
6 commenti:
beh! dopo queste puntate penso che non lo comprerò quel libro!!!! sei il terzo che non me ne parla bene. Comunque attendiamo ansiosi la terza puntata:D
...perseverare è diabolico :devil: ma a questo punto è una questione di principio.
giovanni writes:...noio volevar savuar per andare sul Mrzovec dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare ;-)ciao
Il libro non è male, non credo sia colpa sua, non deve esser facile dare dei riferimenti quando le cartine sono in scale assurde ed aggiornate a 20 anni fa.La prossima puntata a data da destinarsi :)
Luca l'Alpinauta writes:pensa solo a quando calpesterai la cima.. che soddisfazione. Mi raccomando una bella pivo nello zaino per l'occasione!
Nadia writes:Coraggio...mai desistere! ;oD
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