lunedì 7 settembre 2009

2/2 Verso il Triglav: Rifugio Planika - Mali Triglav

E' arrivata finalmente l'ora di alzarsi, è una liberazione uscire dal rifugio. Il sole sta sorgendo, non ci sono nuvole, ma il freddo è intenso, il vento ha soffiato per tutta la notte e non sembra intenzionato a smettere. Facciamo colazione all'aperto nonostante il freddo poiché dentro è una bolgia, magari così ci abituiamo alla temperatura.
Partiamo indossando tutto quello che abbiamo compresi calzamaglia e maglia termica, mettiamo il casco sopra la cuffia di lana già dal rifugio per proteggerci un po' dal vento.

Dopo i primi tornanti troviamo parte del sentiero coperto da neve ghiacciata: con il freddo di questi giorni dove ha formato accumuli non si è sciolta, il continuo passaggio di escursionisti l'ha compattata e ghiacciata. Sappiamo che non sarà una passeggiata, e l'umore scende. Dopo un po' troviamo un canalino attrezzato con cavo e numerosi fittoni, col bel tempo sarebbe tutto facile, ma i piedi non hanno modo di fare buona presa, sembra un pista da bob, saliamo a forza di braccia. Mentre gli sloveni sembrano non curarsi delle difficoltà e dei rischi, noi saliamo con attenzione, accumulando un bel po' di tensione nervosa.
Arriviamo sul Mali Triglav, il vento è fortissimo e cerchiamo un punto per ripararci. Davanti a noi manca l'ultimo tratto che porta al Triglav, ma siamo stanchi, abbiamo dormito poco, siamo fuori forma. Accontentiamoci, il Triglav è lì, ci aspetterà anche il prossimo anno e noi, testardi, ci faremo trovare pronti.
Scendiamo con qualche difficoltà nei tratti innevati, ma alla fine siamo di nuovo al Planika.
Ripercorriamo la strada dell'andata, la stanchezza si fa sentire, ma una stella alpina premia la nostra discesa, speriamo sia di buon auspicio per la prossima volta.

8 commenti:

anonymous ha detto...

giovanni writes:non bisogna mai forzare le situazioni e concordo con te che il triglavo sara' li' anche il prossimo anno ad attendervi... e poi se tutto fosse filato liscio, niente bolgia, niente olezzi, etc etc... la storia che hai raccontato sarebbe stata meno interessante ;-)ciao

anonymous ha detto...

giovanni writes:mi permetto di segnalarti la data errata del post 1/2

anonymous ha detto...

frivoloamilano writes:....beh complimenti comunque....raggiungere la vetta del Triglav non è mai semplice. ciao, frivoloamilano

anonymous ha detto...

T writes:Sarebbe stato meglio dormire a Kredarica, ci sono molti più posti e in bagno ci sono le spine, l'acqua è a temperatura ambiente (ghiacciata insomma) ma almeno c'è. E se la gente fa casino, beh, un paio di tappi di cera nelle orecchie e non si sente più niente!!

montagnesottosopra ha detto...

Almeno voi avete cercato di salire. Noi abbiamo rinunciato subito scendendo sotto una fitta pioggia. E niente stelle alpine...

anonymous ha detto...

Luca l'Alpinauta writes:ben dai, è sempre una bella esperienza no?

lor74cas ha detto...

Originally posted by anonymous:giovanni writes:mi permetto di segnalarti la data errata del post 1/2Grazie, l'ho sistemata, purtroppo il sistema di registrazione della data ha una vita propria.

lor74cas ha detto...

@Tutti: E' stato comunque bello e se non si fa fatica e non ci sono difficoltà non c'è poi nemmeno molta soddisfazione. Riproveremo magari dormendo al Kredarica come suggerito, ma il prossimo anno. La temperatura media alla stazione meteo della Kredarica dava -2° con raffiche di oltre 60 Km/h mentre la media del periodo è di 5°. In futuro terremo conto anche di questo.