domenica 18 gennaio 2009

Monte Lussari

Le previsioni non ci lasciano molte speranze, ma vogliamo andare a farci un giretto ugualmente e quindi decidiamo di tornare per la quinta volta sul Monte Lussari.
Partiamo da casa con calma e alle 10.15 abbiamo già le ciaspe ai piedi. Il cielo è grigio, peggio di quanto ci aspettavamo. Ovviamente non si è mai soli sul frequentatissimo sentiero del pellegrino, dove troviamo personaggi di ogni genere:

  • Gruppo di ciasponoleggiatori in erba (poi rientrati in ovovia forse perché avevano sprecato tutto il fiato in chiacchiere durante la salita).
  • Due che scendono con i Moon Boot, uno si tombola davanti a me (gli scarponi lunari vanno bene solo con 1/6 della gravità terrestre).
  • E i masochisti che salgono con gli scarponi (fattibile, ma con le padelle ai piedi si va meglio).
  • Scialpinisti sul viale del tramonto (più lenti di noi persino in discesa).
  • Scialpinista agonista che ti passa ad una velocità tale che ti sembra di far parte del paesaggio.
Noi ce la caviamo bene (forse troppo, qualcuno dovrebbe passare per l'antidoping) e in un'ora e quaranta siamo alle malghe.
Ogni volta per me sono il punto più bello: sembra che la neve cerchi di cancellare le tracce dell'uomo sforzandosi di ricoprire i tetti delle malghe.
Dopo una pausa ripartiamo per l'ultimo tratto di salita fino ad arrivare alla cima, dove sostiamo pochissimo a causa delle forti raffiche di vento. Scendiamo dal versante opposto direttamente dietro al Santuario. ...

Ci fermiamo per una sosta alla Locanda al Convento, dove l'aria è viziata dall'umidità, dal caldo e dall'odore di alcuni sciatori che probabilmente si sono lavati l'ultima volta quando gli sci li facevano ancora tutti in legno.
Facciamo due passi fino alla cabinovia e scopriamo dov'è posizionata la mitica webcam. Quante volte aprendo quell'immagine spero che in montagna sia brutto, renderebbe più sopportabile il fatto di stare rinchiuso in ufficio.
Dopo un momento di raccoglimento al Santuario, iniziamo a scendere veloci con numerosi tagli in neve fresca ed è già ora di togliere le ciaspe.
Inizia la parte più impegnativa dell'escursione:
  • Alte Hütte per un grappino.
  • Polletto al Buonarrivo (vero scopo dell'escursione :cheers: ).
  • Per finire ho ancora spazio per un “mouse wireless” alias “topo di cioccolato” nel bar di Resiutta.
Ma serve far tutta sta fatica per ingozzarsi con la coscienza a posto ?

7 commenti:

montagnesottosopra ha detto...

Non ti preoccupare per la coscienza, La fatica va premiata. Ciao

anonymous ha detto...

Luca l'Alpinauta writes:

la coscienza è come le cjaspole. una volta alla macchina la metti nel bagagliaioProsit

lor74cas ha detto...

Alpinauta questa massima me la segno :cheers:

anonymous ha detto...

giovanni writes:

>Scialpinista agonista che ti passa ad una velocità tale che ti sembra di far parte >del paesaggio.scialpinista immagino sia un euifemismo per non dire deficente :-/ ultimamente ce ne sono davvero troppi che si sbizzarriscono a farti il pelo in discesa (a dimostrazione di cosa poi?) mandi

montagnesottosopra ha detto...

Lo scialpinismo è una attività bellissima e si presume che chi lo esercita sappia anche sciare, ma ultimamente vedo sempre più spesso persone incerte che vengon giù peggio di mia nonna ..... che non ha mai sciato.Mandi Luca

lor74cas ha detto...

@giovanni Lo scialpinista andava in salita al doppio della nostra velocità.Devo anzi dire che in discesa non abbiamo incontrato nessuno che scendesse con sci o tavola sul sentiero del pellegrino. Di solito quelli che scendono in modo sconsiderato (è capitato in altre occasioni) sono sciatori (non scialpinisti) e snowborders che salgono con la telecabina e poi decidono di scendere per sentiero, chi fa fatica a salire ha più rispetto per i colleghi di sfacchinata.@luca_63 magari tua nonna scia meglio di Bode Miller :D

montagnesottosopra ha detto...

Forse tutti quelli che vengono giù lo fanno per scappare al più presto e da qualsiasi parte dalla locanda degli sciatori puzzoni. altrochè Bode Miller.Se la futura pista (spero di no)la vogliono chiamare pista di "sfogo" ci sarà un perchè no? :lol: :lol: