sabato 4 ottobre 2008

Lago Bordaglia: non ci son più le mezze stagioni !

Finalmente andiamo al lago Bordaglia, abbiamo atteso di poterlo vedere ammantato nei colori autunnali.
Il cielo purtroppo è coperto, ma noi siamo fiduciosi, dallo stabilimento delle acque minerali scendiamo la sponda del Degano per attraversarlo su un comodo ponte lungo il sentiero 141 che poi si snoda seguendo il corso del Rio Bordaglia. Al bivio prendiamo il 142, da questo tratto in poi veniamo accompagnati dal continuo bramire dei cervi, peccato che non riusciamo a vederne nemmeno uno. ...

Poco prima di casera Bordaglia di Sotto il bosco si apre per dare spazio ad ampi pascoli e questo ci permette di ammirare il panorama: siamo al cospetto del Monte Volaia e di Cima Ombladet. Alla Bordaglia di Sotto facciamo una sosta al riparo dal vento freddo che inizia a soffiare più forte, visitiamo la bella chiesetta dedicata a Don Bosco scattiamo qualche foto anche se la luce non è buona, solo verso Sappada c'è qualche squarcio tra le nuvole. I nostri scarponi assaggiano un po' la prima neve, il paesaggio è stupendo: splendidi larici ingialliti dall'autunno spiccano dallo sfondo bianco della neve. Camminando in posti come questo mi sembra di non far fatica. Quando arriviamo a Casera Bordaglia di Sopra e siamo in vista del lago il cielo è blu, la nostra fiducia è stata ripagata. Ci concediamo una pausa e quindi scendiamo a fare il giro del lago. I larici e la neve fanno da cornice a questo specchio d'acqua, ci siamo solo noi, non penso si possa godere di questa solitudine in estate. Ripartiamo felici, raggiungiamo nuovamente la casera e svoltiamo subito a sinistra lungo il sentiero 142. Saliamo ma ci voltiamo continuamente indietro a vedere, fotografare, ammirare, se solo il vento ci lasciasse un po' in pace, ma d'altronde ha fatto già un bel lavoro per noi spazzando le nuvole, non possiamo lamentarci troppo.
Da Sella Sissanis scatto una serie di foto che sono poi diventate questa panoramica.
Anche il tratto che dalla sella porta alla Casera Sissanis è molto bello davanti a noi abbiamo il Monte Avanza ed il Fleons. Dalla casera riprende la strada forestale, in breve arriviamo alla stretta di Fleons dove prendiamo il 140 e poi quasi di corsa arriviamo alla cava di marmo. Ancora un breve tratto e ci immettiamo nuovamente sul sentiero dell'andata, in poco tempo siamo all'auto.

Questo splendido itinerario è descritto sul sito di Sentieri Natura percorso nel senso inverso.

1 commento:

montagnesottosopra ha detto...

E un bel giro anche in estate , ma così con la neve "autunnale" dev'essere proprio un gran spettacolo.Ciao Luca