
Dopo colazione lasciamo il rifugio Caldenave, ci addentriamo nel bosco e raggiungiamo il Laghi della Val d'Inferno, un posto stupendo del quale non metto una foto perchè non ne ho una che ne renda veramente giustizia. Il sentiero è facile, ma sembra non finire mai, facciamo una pausa alla "forcella delle buse todesche", si susseguono panorami bellissimi.
Meglio non pensare a quanto manca ancora, vediamo il rifugio Brentari, ma è un puntino lontano più o meno due anni luce :spock: .

Scendiamo a forcella Magna, studiamo le indicazioni e prendiamo il sentiero giusto che continua a scendere mentre il rifugio si trova lassù in alto. Prima o poi dovevamo incominciare a risalire, finalmente prendiamo la via che porta a Passo Socede, è durissima, non molla mai, camminiamo su lastroni di granito e le gambe sono pesanti per le tante ore di fatica accumulate. Raggiunto il passo, il rifugio non si vede, siamo immersi in una nuvola, la visibilità è ridotta a pochi metri, camminando su massi e seguendo i segni che troviamo qua e la finalmente scorgiamo il lago e quindi il rifugio, siamo arrivati !:yes:
Il miglior regalo che potessero farci è darci una stanza solo per noi, non ci sembra vero !
Il rifugio è grande, la gente è molta, ma l'ospitalità è sempre ottima, dopo una buona cena e un po' di giri di parampampoli con i trentini andiamo a nanna e finalmente possiamo dormire in pace :zzz:.
2 commenti:
A forcella Magna se prendevate quello che saliva avreste potuto fare la via Gabrielli .. bellissimo sentiero che viaggia in cresta socede ( si fa tranquillamente senza imbrago )
Eravamo già belli stanchi e non conoscendo le reali difficoltà abbiamo rispettosamente seguito la via proposta per il giro dell'Alta Via del Granito.
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