
Lasciamo i monti di casa per una tre giorni sull'Alta Via del Granito che percorriamo in senso inverso a quello proposto con l'aggiunta di qualche deviazione giusto per allungare un po' :). Partiamo da Malga Sorgazza in direzione del rifugio Caldenave, ed abbiamo il primo impatto con il granito. Che bello che è il granito! Gli scarponi tengono il doppio che sul calcare delle nostre montagne e poi assomiglia alla polenta di seresin. Dopo essere passati in mezzo ad un gregge di pecore che pascolavano beatamente, raggiungiamo il lago Costa Brunella, un bel posto nonostante lo sbarramento della diga Enel, qui abbiamo incrociato un po' di gente poi salendo ci si sente davvero soli. Facciamo merenda su una panchina di "granito" che ho la sensazione che durerà nel tempo e con nuvoloni sempre più cupi raggiungiamo il Forzelon di Rava e quindi Forcella Ravetta, durante questo tratto incontriamo degli escursionisti un po' somari.

Alla forcella qualche goccia di pioggia ci fa temere il peggio e scendiamo velocemente al rifugio Caldenave. Passano 10 o 15 minuti e si scatena il temporale, vento, pioggia e grandine, l'abbiamo scampata per un pelo. Non l'hanno scampata i 4 signori trentini che hanno fatto lo stesso nostro percorso ma che erano dietro di più di un'ora. Il rifugio è stupendo, piccolo ed accogliente, il cibo ottimo come l'ospitalità. Solo una cosa ci preoccupa, la frase di uno dei trentini "Questa sera inizia il campionato di russate !".:no:
2 commenti:
peccato che nn avete fatto un salto a forcella Segura!! da li c'e' una splendida visuale!!
Nessuna visuale visto che eravamo in mezzo alle nuvole ed a rischio pioggia siamo corsi al rifugio.
Posta un commento