
Lasciamo la guida di Sentieri Natura a casa, tanto con noi abbiamo la carta Tabacco anche se un po' datata (ormai sembra quella dell'Isola del Tesoro).
Oggi è il primo di novembre, ci sembra giusto quindi partire da un cimitero, peccato che il sentiero giusto partiva dalla chiesa con tanto di segnalazioni a caratteri cubitali. Nonostante il nostro anello ci conduca fino allo stavolo Dimieile allargando abbastanza la circonferenza del nostro anello, il sentiero è piacevole ed attraversiamo un bel bosco ricco di uccellini che sembrano volerci accompagnare.

Continuiamo il cammino lungo la cresta, seguiamo una traccia poco marcata che ci porta ad una strada forestale, lungo la quale troviamo, sulla lamiera di un rudere, uno sbiadito segno CAI che seguiamo, per poi immetterci nuovamente su di un'altro tratto di sterrata che di colpo finisce. Ci tocca ritornare indietro fino alla prima strada forestale e dopo un po' di cammino troviamo finalmente qualche segno bianco rosso incoraggiante, subito dopo un tabella con scritto Imponzo 411 ci conferma di essere sulla strada giusta.
Attraversiamo gli stavoli Mignezza, alcune casette suscitano la nostra invidia, non sarebbe male svegliarsi qui una mattina, il problema penso sia svegliarsi qui tutte le mattine. Lungo il cammino incontriamo un'ancona con una Madonnina ed una bella preghiera in friulano; l'ancona è dotata di tutti gli optional: ringhiera e rete antintrusione (che impedisce quasi la lettura della preghiera) e pannello fotovoltaico per alimentare la lucina elettrica interna, peccato che il pannello nel bosco non vedrà mai la luce.
Lungo la mulattiera raccogliamo qualche riccio di castagno per portare un po' d'autunno nella nostra casa.
Abbiamo ancora tempo per allungare il percorso un'ultima volta, non fidandoci più, vista l'esperienza precedente dei pochi bolli sbiaditi che incontriamo, preferiamo seguire la nuova strada forestale fino a che si raccorda con un bel nastro di asfalto che ci riporta all'auto.
Nonostante tutto è stata una bella esperienza, purtroppo la nuova viabilità forestale ha forse cancellato qualche segnavia e questo ha reso difficile orientarsi, noi ci abbiamo messo del nostro.
5 commenti:
Luca l'Alpinauta writes:la guida di sentieri natura hai fatto bene a lasciarla a casa! là è un bel casino di strade e stradine, ma con um pò di naso non ci si perde va!
mi sa tanto che il CAI quando non sa che numero dare ad un sentiero lo chiama 411. Lo stesso numero si trova anche sul Monte Cabia sopra Arta e anche lì l'anno scorso uno si è perso nel bosco in un dedalo di sentieri.il sentiero che hai fatto partendo dal cimitero si chiama "Troi sot la mont" e anche se più lungo è molto più bello secondo me.Mandi
Diciamo che ci siamo persi "bene" infatti abbiamo comunque percorso sentieri facili ed anche a mio avviso molto belli (secondo me luca_63 ha ragione sul "Troi sot la mont"). Avevamo comunque dei punti di riferimento, certo che da quelle parti tra le forestali, strade di esbosco, mulattiere, sentierini, tracce e segni sbiaditi, percorrere la strada che si è deciso di fare è un po' un'impresa, anche perchè a casa pensi di fare un'escursione facile e ti ritrovi in un labirinto non segnato sulla nostra vecchia carta.
se la cosa ti consola, non è segnato giusto neanche sulla nuova
giovanni writes:sempre all'avventura eh ;-)
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