lunedì 13 aprile 2009

Rifugio Zacchi

Arrivati al lago inferiore di Fusine vado a provare la neve: è compatta, ci faccio qualche saltino, regge i miei novanta chili, ok le ciaspe le lasciamo in auto. Gli altri due nostri compagni di avventura invece mettono le padelle ai piedi quasi subito e fanno bene. Infatti dopo qualche centinaio di metri la neve cambia ed si inizia a sprofondare, è la mia giusta punizione, indietro non si torna.
Decidiamo di salire lungo la comoda stradina che passa per la Capanna Ghezzi, con facili tornanti ed una pendenza non troppo accentuata arriviamo fin sotto le Ponze. La giornata è splendida, il caldo si fa sentire, tanto che ormai sono in maniche corte. Per fortuna la montagna si è già scrollata di dosso un bel po' di neve, in corrispondenza della ponza di Mezzo notiamo una grossa slavina che si è fermata pochi metri prima del sentiero. Ma ecco che in lontananza sbuca lo Zacchi, in breve raggiungiamo il rifugio, la sua terrazza è carica di neve che ha causato un po' di danni al parapetto. Troviamo un posticino per la merenda e poi decidiamo di scendere per il sentiero 512. Scendiamo veloci, tranne nei punti in cui sfondo lo strato superficiale e finisco con le gambe nella neve oltre il ginocchio. Ormai siamo al di nuovo in piano, uno sguardo al lago e si ritorna a casa.

Su Gmaps trovi i riferimenti a questa escursione.

2 commenti:

lor74cas ha detto...

La voglia di camminare c'è sempre, quella di scrivere sul sito a volte un po' meno, ma in questi giorni recupero.

anonymous ha detto...

giovanni writes:era ora! ero stufo di sto monte nevoso ;-)ciao