

La neve c'era e pure tanta quindi calziamo subito le ciaspe, dal parcheggio sotto gli impianti scendiamo verso valle ed in circa 20 minuti raggiungiamo il bivio per il sentiero 820.
In pochi minuti, le auto, la gente, il caos sono alle spalle, sembra incredibile come in così poco tempo ci si possa isolare a contatto con la natura. Ciaspiamo sulla pista ben battuta fino alla Croce del Civello, proseguendo ancora lungo l'ex strada militare giungiamo al primo bivio per Malga Verena. Qui lasciamo la pista battuta per seguire il sentiero sul quale troviamo solo due binari di uno scialpinista, tutto intorno a noi neve immacolata a parte le tracce degli animali del bosco. Giunti al bivio per Malga Verena arriva la sorpresa, non è passato nessuno, davanti a noi solo una distesa bianca senza orme, fare la traccia è faticoso, ma la soddisfazione è enorme. Proseguiamo fino a Malga dei Quarti, il gruppo che ci segue a distanza sembra apprezzare la traccia che gli stiamo facendo.

Facciamo le foto di rito e un po' di merenda, quindi andiamo in quel girone infernale chiamato rifugio Verena superaffollato di sciatori, dopo cinque minuti non vediamo l'ora di ripartire. Scendiamo in fretta lungo la stradina militare ben battuta ed in 1h e 45" siamo all'auto.
Abbiamo fatto davvero un bel giro, siamo stanchi e felici ed ancora increduli per aver avuto il piacere di fare la traccia.
Sul sito del Cai di Asiago si trovano le informazioni per effettuare l'escursione.
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