Rifugio Zacchi

L'idea di andare al rifugio Zacchi è nata quasi per scherzo il giorno prima mentre salivamo al Monte Tersadia. La prospettiva di una pigra domenica da poltrona proprio non ci andava e nonostante a Gorizia il cielo fosse nuvoloso, le previsioni davano qualche speranza di miglioramento, rifatto lo zaino siamo partiti alle 9.Avevamo la speranza di trovare il rifugio aperto, a causa di qualche notizia "ufficiosa", abbiamo anche provato a telefonare, ma i contatti telefonici forniti dal sito di assorifugi non sono più attivi. L'idea era quella di una passeggiata, in realtà cambiare il passo a "velocità passeggiata" non ci riesce bene (sarà rimasta ingranata la marcia "velocità sostenuta" del giorno prima), dal lago superiore nei pressi del bar ai 7 nani dove abbiamo parcheggiato al rifugio siamo stati poco più di un'ora. Il rifugio purtroppo era chiuso, in compenso il sole splendeva e dopo aver dato fondo alle nostre magre scorte siamo ridiscesi fino all'Alpe del Lago da dove in breve siamo ritornati all'auto. Per fortuna che al Buonarrivo a Resiutta si mangia a qualsiasi ora, così alle 16.00 abbiamo potuto rifocillarci adeguatamente con il classico mezzo pollo e patatine.