domenica 9 settembre 2007

Ferrata del Monte Varmost

L'avevamo vista qualche tempo fa e stavamo per collaudarla prima di chi di dovere, oggi abbiamo deciso di provare a farla: la ferrata sportiva del monte Varmost. Siamo saliti a piedi fino a Som Picol, dopo un breve tratto in bosco ed aver perso il sentiero a causa dei troppi segni (anche l'abbondanza a volte crea confusione)abbiamo raggiunto l'attacco. La ferrata è nuovissima, attrezzatissima, scalettatissima, la roccia è buona, ma non offre appigli o appoggi, tutto è affidato alla ferramenta. Nel primo tratto ci si infila in una spaccatura dove si striscia tra le rocce, poi si sale su una paretina, quindi si attravesa su una bella scala inclinata per raggiungere poi la parete finale del primo torrione che offre pure un punto panoramico. Fin qui tutto bene, a parte l'esposizione, poi arriva il ponte che collega la torre al Varmost, è sospeso ad un'altezza di 30 metri ed è costruito molto bene, certo che fa impressione anche perchè sotto si vede il vuoto tra una traversa e l'altra. Si prosegue quindi fino ad un bivio che permette di tornare giù senza affrontare la parte più impegnativa. Io ci ho provato, questa sale verticale, ma in contro pendenza, forse per la mia poca esperienza, forse per il poco allenamento, ma ho ritenuto meglio lasciar perdere. Troppa fatica di braccia, in particolare quando devi tenerti con una mano per passare i moschettoni oltre i fittoni, dopo forse nemmeno 10 metri penso di essere stato in fuori di almeno 2 dalla base. Abbiamo optato per il rientro immediato al ristorante approffittando della festa dei funghi di Forni di Sopra.

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