Viste le recenti nevicate decidiamo di tenerci bassi, la nostra scelta cade sull'escursione proposta da Sentieri Natura: Anello delle Slenze da Plans.
Lasciamo l'auto in un minuscolo parcheggio di Plans e partiamo nel freddo e nell'ombra. Ci vuole un po' prima di scaldarci e trovare il tepore del sole. Percorrendo la bella stradina che si snoda tra prati scorgiamo alcuni caprioli che scappano nemmeno avessimo già preparato la polenta. Arriviamo presso le case degli stavoli Pramolina dove il freddo si fa più sentire, facciamo uno spuntino e ripartiamo prendendo il sentiero che parte proprio dietro una casa. Questo tratto è bello ripido, in bosco ed all'ombra, non vediamo l'ora che finisca, la mia pancia emette dei bramiti. ...
Saliamo in mezzo al bosco e giungiamo ad una radura che ci permette di vedere il panorama verso nord, ma di trovare la vera cima con la croce non se ne parla e dopo un po' di tentativi siamo ormai stanchi, le giornate sono corte e dobbiamo scendere. Raggiungiamo casera Slenza Bassa da dove si gode una bella vista verso Montasio, Cimone, Schenone e Jof di Dogna. Da qui dovremmo contare 8 tornanti per trovare l'inizio della traccia che ci riporterà a Plans. Però o non sappiamo contare oppure abbiamo preso per tornante quella che per altri è una semplice curva, per fortuna con l'aiuto dell'altimetro troviamo la traccia a quota 850. Partiamo un po' insicuri su quello che sembra un percorso di caprioli, all'inizio ci son pochi segni, solo più avanti qualcuno ha usato un po' di vernice. E' per gran parte in traverso su tratti che scendono ripidi, bisogna fare attenzione, c'è fango sotto le foglie e si scivola. Con sollievo vediamo le prime case di Plans, passiamo un ponticello e siamo all'auto. Ora ci aspetta un meritato polletto!I punti salienti dell'escursione sono visibili su Gmaps.
7 commenti:
Luca l'Alpinauta writes:EHH!il fatidico 8° tornante ha mietuto un'altra vittima! all'inizio dell'anno avevamo faticato anche noi a trovare quel ******* di sentiero!
Sapere di non essere stati i soli ad aver avuto problemi mi consola.Se vuoi sperimentare, anche i mughi della Mojstrovka mietono molte vittime !
Nadia writes:Come ti ha gia raccontato Luca,trovare il sentiero fatidico è stato arduo..noi siam scesi ancora qualche tornante e abbiam trovato un sentiero parallelo con tremila bolli rossi..uno per albero!poi però abbiam dovuto risalire per incrociare l'altro!!!!anche la croce di vetta non è stato facile trovarla..c'era neve e abbiam ravanato tra gli'alberi prima di scorgerla poco lontano...ma alla fine l'abbiam raggiunta!!
Allora anche per la cima non è poi così banale.
Nadia writes:
Se non c'è neve la traccia dovrebbe essere visibile..forse qualche segno..ma a noi è toccato andare a naso! comunque dalla cima si vede un bel panorama! magari tornaci con i colori dell'autunno..il bosco dev'essere una meraviglia!ciao
Dorino writes:Trovo molto coinvolgete il tuo modo di racconatre la Montagna. Veramente bello! Un Blog dove ci si ferma volentieri. Mandi e non smettere . Mi raccomano. Buona Montagna da Dorino
Grazie Dorino.
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